Cosa può ancora offrire la letteratura fantascientifica al lettore, oggi, all'alba del XXI secolo, periodo in cui le trame, i viaggi e gli avanzamenti tecnologici descritti da padri della fantascienza quali H.G. Wells, Isaac Asimov o Ray Bradbury sono visti più come concrete possibilità del nostro tempo anziché come grandiosi voli pindarici prodotti dall'abilità di quegli autori?
Tra le molte risposte che fortunatamente si possono dare a questa domanda, ve ne è una che ha percorso tutta la storia di questo genere fin dagli esordi: la fantascienza può lanciare uno sguardo veloce, eppure a volte feroce grazie alle sue critiche, al futuro che ci aspetta, basando le proprie riflessioni sul presente che ci circonda, sui suoi difetti o pregi, per costruire - anche nel breve spazio concesso da un racconto - mondi, universi interi e, soprattutto, una visione di come si pensa potrebbe divenire l'uomo.
Così è in Schegge di futuro. In questa raccolta sono stati inclusi lavori a volte brevissimi, altre volte più lunghi e articolati, come schegge fatte di una lega composta da due elementi che non sono materiali.
Il primo è la fantasia, senza confini, lanciata alla conquista dei territori inesplorati della mente umana oppure alla ricerca del segreto irraggiungibile dell'immortalità. O indaffarata a districarsi in una realtà tecnologica che rischia di fagocitare quel semplice essere biologico che è l'uomo. Tuttavia, come delle vere schegge, i racconti che vi apprestate a leggere possono essere graffianti se non addirittura taglienti nel mostrarvi il loro spicchio di realtà futura. Questa peculiarità gli è fornita dal secondo elemento che li caratterizza: i sentimenti umani.
Vi sarà spazio per l'amore capace di creare "la speranza per tutti, anche per chi non la merita", come mostratoci in Al bar delle Vecchie Fate, o di farci affrontare la fine dei tempi senza paura come in I festeggiamenti della fine del mondo; per l'angoscia della solitudine e dell'egocentrismo concentrato in Hyperia e in Inserisca quattro monete da un sol, per favore; per la paura di un ignoto assoluto che ci accompagna fin dalla nostra comparsa sulla Terra, come in La ricerca della verità. Tutto questo è solo una minima parte delle mille sfaccettature dell'animo umano espresse dagli autori qui proposti e non vuole assolutamente essere un elenco esaustivo. Anzi, oltre a ciò che è umano, vi sarà addirittura spazio per Dio, per la sua presenza o assenza, per la sua "alienità" rispetto a noi che in alcuni casi non sarà soltanto filosofica.
Questa lega particolare di cui sono formate le Schegge di futuro forse deriva anche dalla provenienza geografica degli scrittori che le hanno create, tutti comunque accomunati dall'aver scritto originariamente i propri lavori in lingua spagnola. Essi infatti sono nati e abitano in paesi diversi del continente americano, dal Messico al nord fino all'Argentina nel sud, passando per Cuba, Venezuela, Perù, Uruguay e Cile. Leggendo, si avrà la possibilità di assaporare le diverse particolarità nazionali e le differenti basi culturali su cui si fonda la fantascienza latino-americana.
Di seguito riportiamo gli autori inclusi nell'antologia, elencati in ordine di apparizione:
Claudia De Bella
José Luis Zárate
Fabio Ferreras
Jorge de Abreu
Luis Saavedra
Pablo Dobrinin
Yoss
Pedro Félix Novoa Castillo
Sergio Gaut vel Hartman
Cosa può ancora offrire la letteratura fantascientifica al lettore, oggi, all'alba del XXI secolo, periodo in cui le trame, i viaggi e gli avanzamenti tecnologici descritti da padri della fantascienza quali H.G. Wells, Isaac Asimov o Ray Bradbury sono visti più come concrete possibilità del nostro tempo anziché come grandiosi voli pindarici prodotti dall'abilità di quegli autori?
Tra le molte risposte che fortunatamente si possono dare a questa domanda, ve ne è una che ha percorso tutta la storia di questo genere fin dagli esordi: la fantascienza può lanciare uno sguardo veloce, eppure a volte feroce grazie alle sue critiche, al futuro che ci aspetta, basando le proprie riflessioni sul presente che ci circonda, sui suoi difetti o pregi, per costruire - anche nel breve spazio concesso da un racconto - mondi, universi interi e, soprattutto, una visione di come si pensa potrebbe divenire l'uomo.
Così è in Schegge di futuro. In questa raccolta sono stati inclusi lavori a volte brevissimi, altre volte più lunghi e articolati, come schegge fatte di una lega composta da due elementi che non sono materiali.
Il primo è la fantasia, senza confini, lanciata alla conquista dei territori inesplorati della mente umana oppure alla ricerca del segreto irraggiungibile dell'immortalità. O indaffarata a districarsi in una realtà tecnologica che rischia di fagocitare quel semplice essere biologico che è l'uomo. Tuttavia, come delle vere schegge, i racconti che vi apprestate a leggere possono essere graffianti se non addirittura taglienti nel mostrarvi il loro spicchio di realtà futura. Questa peculiarità gli è fornita dal secondo elemento che li caratterizza: i sentimenti umani.
Vi sarà spazio per l'amore capace di creare "la speranza per tutti, anche per chi non la merita", come mostratoci in Al bar delle Vecchie Fate, o di farci affrontare la fine dei tempi senza paura come in I festeggiamenti della fine del mondo; per l'angoscia della solitudine e dell'egocentrismo concentrato in Hyperia e in Inserisca quattro monete da un sol, per favore; per la paura di un ignoto assoluto che ci accompagna fin dalla nostra comparsa sulla Terra, come in La ricerca della verità. Tutto questo è solo una minima parte delle mille sfaccettature dell'animo umano espresse dagli autori qui proposti e non vuole assolutamente essere un elenco esaustivo. Anzi, oltre a ciò che è umano, vi sarà addirittura spazio per Dio, per la sua presenza o assenza, per la sua "alienità" rispetto a noi che in alcuni casi non sarà soltanto filosofica.
Questa lega particolare di cui sono formate le Schegge di futuro forse deriva anche dalla provenienza geografica degli scrittori che le hanno create, tutti comunque accomunati dall'aver scritto originariamente i propri lavori in lingua spagnola. Essi infatti sono nati e abitano in paesi diversi del continente americano, dal Messico al nord fino all'Argentina nel sud, passando per Cuba, Venezuela, Perù, Uruguay e Cile. Leggendo, si avrà la possibilità di assaporare le diverse particolarità nazionali e le differenti basi culturali su cui si fonda la fantascienza latino-americana.
Di seguito riportiamo gli autori inclusi nell'antologia, elencati in ordine di apparizione:
Claudia De Bella
José Luis Zárate
Fabio Ferreras
Jorge de Abreu
Luis Saavedra
Pablo Dobrinin
Yoss
Pedro Félix Novoa Castillo
Sergio Gaut vel Hartman