Attraverso l'enumerazione delle sue innate qualità come la fedeltà, l'intelligenza, la natura amorevole e affettuosa, Teodoro Gaza riesce a rendere l'effetto di avere un cane proprio accanto a sé.
Teodoro Gaza appartiene a quella folta schiera di intellettuali che nel corso del XV secolo avevano dovuto lasciare l’oriente cristiano per effetto delle invasioni dei turchi ottomani e riparare in Italia in cerca d’asilo, contribuendo non poco allo sviluppo della cultura umanistica grazie alla diffusione dell’idioma e della cultura greca nelle corti italiane. Della vasta opera di traduttore e filosofo, l’Elogio del cane è forse il lavoro più breve e meno conosciuto ma è anche il testo che sicuramente si presta a una lettura assai gradevole e godibile. Occasione dello scritto è il dono di una cagnolina che egli fece a un illustre signore, cosa che gli permise di tessere le lodi di questo antico amico dell’uomo attraverso l’enumerazione delle sue innate qualità come la fedeltà, la versatilità, l’intelligenza, la natura amorevole e affettuosa. In tal modo, scorrendo l’Elogio – che viene presentato per la prima volta in una edizione moderna – si ha come l’impressione di avere un cane accanto a sé, quasi un doppio del dono che Gaza aveva realmente fatto, stavolta non all’illustre signore ma a noi che lo leggiamo più di cinque secoli dopo.
Attraverso l'enumerazione delle sue innate qualità come la fedeltà, l'intelligenza, la natura amorevole e affettuosa, Teodoro Gaza riesce a rendere l'effetto di avere un cane proprio accanto a sé.
Teodoro Gaza appartiene a quella folta schiera di intellettuali che nel corso del XV secolo avevano dovuto lasciare l’oriente cristiano per effetto delle invasioni dei turchi ottomani e riparare in Italia in cerca d’asilo, contribuendo non poco allo sviluppo della cultura umanistica grazie alla diffusione dell’idioma e della cultura greca nelle corti italiane. Della vasta opera di traduttore e filosofo, l’Elogio del cane è forse il lavoro più breve e meno conosciuto ma è anche il testo che sicuramente si presta a una lettura assai gradevole e godibile. Occasione dello scritto è il dono di una cagnolina che egli fece a un illustre signore, cosa che gli permise di tessere le lodi di questo antico amico dell’uomo attraverso l’enumerazione delle sue innate qualità come la fedeltà, la versatilità, l’intelligenza, la natura amorevole e affettuosa. In tal modo, scorrendo l’Elogio – che viene presentato per la prima volta in una edizione moderna – si ha come l’impressione di avere un cane accanto a sé, quasi un doppio del dono che Gaza aveva realmente fatto, stavolta non all’illustre signore ma a noi che lo leggiamo più di cinque secoli dopo.